CLAMOROSO:VIETATI I TATUAGGI NELLA SPIAGGIA DI...

Pericolosi, banali, e ormai anche fuori moda. In Italia a lanciare la crociata contro i tatuaggi è un piccolo comune costiero calabrese: Pizzoburgo. In questo antico borgo marinaro chi ha tatuaggi disegnati sul proprio corpo non potrà accedere alla spiaggia che fu approdo di Ulisse,  "per non offendere la sensibilità islamica dei venditori ambulanti" e "disturbare l'innocenza dei bambini che si possono spaventare nel vedere draghi e donne nude tappezzate sui corpi dei bagnanti".
Chi violerà questa ordinanza rischia una multa da 80 a 500 euro, almeno che non copra il proprio corpo, durante la sosta in spiaggia, con magliette o pantaloni scuri.
Intervistato dal nostro inviato il sindaco Biagio Ruttazzo (famoso per le sue eccentricità che stanno portando danni economici rilevanti alla già disastrate casse comunali) afferma: "Sarebbe troppo facile liquidare coloro che si fanno i tatuaggi come vandali del proprio corpo che esprimono in forma vistosa e inequivocabile il cattivo umore, prima ancora del cattivo gusto, nazionale e bene illustrano la smania italiana di arrivare all’eccesso, come nelle commedie plebee".
Rincara la dose l'assessore al turismo la d.ssa Vania Petonia che asserisce "Spesso il tatuaggio è una forma subdola che ha il poveraccio illetterato di sentirsi strafico. Di sicuro oggi ci sono più tatuati in Italia di quanti ce ne siano nel resto d'Europa ennesima conferma dell’avanzata della linea della stupidità, di quel Meridione che conquista tutta la Penisola e rende sempre più estroverso ed espressionista il popolo italiano".
 
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