TIFOSI JUVENTINI DEVASTANO LA SEDE DI UN CLUB DEL GALATASARAY


Che la maggiorparte dei tifosi dell'onorata società Juventus FC fossero onesti, coerenti e che siano  stati reclutati grazie alla storica campagna abbonamenti "Salta sul carro del vincitore!",  è cosa storicamente risaputa. Ma che la loro rabbia repressa sia la scusa per devastare il famoso club "Fatih Terim" di Pizzoburgo, non ha scusanti. E' un gesto vile da condannare. Peggio dello scandalo di Calciopoli, abilmente orchestrato da Facchetti e Tronchetti-Provera.
 
Dopo la cocente sconfitta in Champions League, centinaia di tifosi juventini si sono adunati attorno alla storica sede del club "Fatih Terim" strapiena di tifosi del Galatassaray che festeggiavano la vittoria sulla Juventus.
Fino a quel momento il corteo degli juventini si era svolto quasi normalmente, con ingiurie e sputi rivolti ai tifosi del Galatasaray appartenti alla folta comunità  turca della fiorente città di Pizzoburgo. Poi all’improvviso l’assalto. Circa un centinaio di tifosi della Juventus si sono staccati dal corteo e si sono scagliati contro la sede del club turco. È stata infranta una vetrata del locale, probabilmente a colpi di pietra; sulla porta a vetri di fianco sono stati lanciati gavettoni di vernice bianca e nera. La vetrata peraltro era già lesionata da tempo. Altri manifestanti hanno acceso fumogeni, cercando di buttandoli all’interno della sede del club e alcuni hanno anche tentato di irrompere nei locali del circolo, riuscendoci. Si sono allontanati quando personale in borghese delle forze dell’ordine, per lo più appartenenti all’ufficio DASPO, è intervenuto con energia. Sono arrivati anche i vigili del fuoco, ma non c’è stato bisogno del loro intervento. Il bilancio provvisorio è di 29 feriti e 31 fermi, tutti juventini. Il presidente del club, il noto produttore di Kebab Engin Baytar, intervistato mentre bruciava una bandiera bianconera ha detto "Questo pomeriggio i gobbi juventini hanno forzato l'ingresso, devastato il circolo e rovesciando oggetti e lasciando in terra le bandiere cosparse di vomito rubando uno stereo e una televisione che gli iscritti avevano comprato mettendo insieme le proprie forze. I club non si toccano. Non possono distruggere la nostra casa per un semplice motivo: perché casa è dovunque ci ritroviamo tra di noi. Forza Galatasaray”.