NAPOLITANO SI FA LO YACHT, MENTRE GLI ITALIANI MUOIONO DI FAME

La Guardia di Finanza confisca uno yacht di 40 metri ancorato a Porto Venere ad un evasore fiscale russo. Le Fiamme Gialle, contestandogli il mancato pagamento dell'Iva, gli hanno portato via il bastimento in vetroresina progettato per solcare gli oceani: 125 piedi di lunghezza per 261 tonnellate di stazza spinte fino a 28 nodi da due motori diesel a 12 valvole, con interni da mille e una notte e attrezzature naturalmente high tech.
Gli italiani onesti penserebbero che verrà messo all'asta e di  ricavare un tesoretto per salvare dalla chiusura qualche asilo, finanziare magari cooperative di giovani in cerca di lavoro, o assicurare le cure sanitarie a qualche bambino degente.
Niente di tutto questo!!! Per decreto proveniente dai Palazzoni marci della Repubblica, lo yacht sarà a completa disposizione del Presidente della Repubblica e dei suoi successori(sempre se Re Giorno non decida di ricandidarsi per la terza volta).
Che se ne farà il presidente d'un Paese dilaniato da precarietà, disoccupazione e disperazione di un mini transatlantico il cui valore è stimato attorno ai 12 milioni di euro? Lo userà per assolvere funzioni pubbliche  e per portare i suoi nipotini in vacanza.
E noi paghiamo le tasse!!!