REGGIO CALABRIA:RAGAZZO SI NASCONDE PER OTTO ORE NEL TOMBINO PER FARE FOTO SOTTO LE GONNE

Le numerose ragazze accorse per picchiare il giovane
Certo le notizie strane non mancano mai, ma questa fa sorridere, perché risulta un po’ strano pensare che qualcuno lo possa fare davvero. Sembra quasi un avvenimento inverosimile, quasi una barzelletta pensare che esista qualcuno tanto scemo da nascondersi sotto le grate di un tombino o sotto il pavimento delle cabine dove ci si può cambiare in spiaggia. Questa volta però non si tratta di una barzelletta: è successo davvero, a Reggio Calabria.
Il ragazzo, poi identificato come un giovane di 23 anni brillante studente presso la locale facoltà di giurisprudenza, si era piazzato sotto le grate di un tombino, per assicurarsi una visione perfetta dell’intimo di tutte le ragazze che passavano sopra il tombino. Ed in effetti, la sua tattica si è rivelata vincente, perché se vi è rimasto otto ore, masturbandosi e scattando fotografie. Sembrava un piano perfetto, ma il genio del male ha dimenticato un piccolo dettaglio, che ha permesso a una signora sessantenne di notarlo e contattare le forze dell’ordine.
Il ragazzo si era letteralmente infilato in uno stretto tombino, e da lì si godeva l’insolito “panorama” e scattava fotografie alle donne di passaggio con il suo telefono cellulare. Tuttavia, preso com’era dalle sue attività, non si deve essere accorto che i flash del cellulare si notavano col calar della sera. I passanti hanno notato che c’era qualcosa di strano con quei continui bagliori di luce che spuntavano dalla grata di un tombino, e hanno chiamato la polizia. Il ragazzo di origini marocchine, buddista praticante ed originario del quartiere di Gebbione, era tenuto sotto osservazione dai servizi segreti per le sue attività di proselitismo.