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FESTEGGIAVANO L'UCCISIONE DEL MAIALE: 70 CONTAGIATI DA COVID!!! SPIRLI' :E' ORA DI SMETTERLA

 

Questa la situazione sulla quale sono intervenuti i Carabineri del reparto mobile di Pizzoburgo, sorprendendo in una cascina in contrada Vignali un centinaio di persone del posto che avevano deciso di non curarsi delle regole e di preferire il loro divertimento al rischio di contrarre il coronavirus e diventarne vettore. I militari, transitando presso quella contrada durante un servizio di pattuglia, hanno notato una decina di autovetture parcheggiate davanti ad una villetta e si sono insospettiti, immaginando quello che stava succedendo all’interno.

Una situazione abbastanza chiara, considerata anche le tarantelle che provenivano dall’abitazione. Il conseguente controllo ha confermato i sospetti: all’interno della cascina vi erano circa cento tra adulti e ragazzi del luogo, tutti maggiorenni, che si stavano divertendo fra loro in totale assembramento, senza utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e senza mantenere le distanze minime di sicurezza. In più cucinavano frittole, tagliavano salumi e arrostivano frittole e costolette.

Il Presidente della Regione Spirlì appena saputo dell'accaduto ha detto "Dobbiamo smetterla comunque con questa storia delle feste, a volte noi il contagio ce lo andiamo proprio a cercare! So di gente che ancora si riunisce per festeggiare l’uccisione del maiale, come a Pizzoburgo. Smettiamola con queste feste, ci sarà tempo per festeggiare”.

MILANESE FA IL VACCINO ANTICOVID E HA UN'EREZIONE DI 8 GIORNI


Fa il vaccino contro il Covid e per effetto collaterale ha un'erezione di 8 giorni. Un 35enne milanese di origine svizzera ha sofferto di “priapismo ad alto flusso”. L’erezione era di grado IV, ovvero il livello massimo nella scala che misura l’intensità dell’erezione, come riporta un articolo scientifico pubblicato su ‘Case Reports in Urology of  Europe'.

Dopo il vaccino il paziente ha avuto un'erezione continua per 8 giorni. Si sarebbe trattato di un episodio non doloroso, ma certo molto fastidioso e potenzialmente pericoloso per la salute del paziente. Dopo lil vaccino il 35enne ha riportato un gonfiore in prossimità dei genitali che ha scatenato i sintomi. Probabilmente l'uomo era troppo imbarazzato, così per diversi giorni ha evitato la visita medica, ma dopo 8 giorni è andato in ospedale spiegando quello che gli era successo.

In pronto soccorso è stata individuata una fistola bilaterale, che ha causato "priapismo ad alto flusso". A quel punto i medici hanno inserito un catetere e proceduto a far tornare tutto nella normalità. Fortunatamente il paziente non ha riportato danni permanenti, ma dovrà sottoporsi a regolari visite di controllo.

USA IL CELLULARE DOPO IL VACCINO ANTICOVID E GLI SCOPPIA IL MICROCHIP SOTTOCUTANEO. MORTO MEDICO INGLESE

Joe Bridgenton Burioons medico inglese di 53 anni è morto 24 ore dopo aver ricevuto il vaccino Anticovid. Deceduto il 13 gennaio i familiari, ma anche tutto il Regno unito, hanno atteso l'esito dell'autopsia che è stata a dir poco sconcertante e pone non pochi problemi etici. Secondo i medici legali il noto professionista sarebbe morto a causa della deflagrazione sottocutanea di un microchip impiantato a sua insaputa durante la vaccinazione. L'uomo primario del centro radiologico ospedaliero di Leicester, che non ha accusato sintomi rilevanti dopo la vaccinazione, è morto mentre azionava il macchinario per le radiografie. Secondo una prima ricostruzione il medico, dopo aver risposto al cellulare ed aver contemporaneamente azionato il macchinario per le radiografie, ha innescato involontariamente una reazione che ha fatto deflagrare il microchip sottocutaneo recidendo l'arteria radiale facendolo morire in pochi minuti. Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti.

NATALE CON CHIESE CHIUSE E MOSCHEE APERTE. GLI ISLAMICI DI BUGLIANO SE NE FREGANO DELLA ZONA ROSSA

Chiese chiuse, moschee aperte, almeno secondo le segnalazioni dei residenti del Comune toscano di Bugliano. «Ci sono 200 persone assembrate per la preghiera nella moschea di Corso Pravettoni»L’accusa è arrivata domenica scorsa da un gruppo di cittadini della zona. Tutti i luoghi di culto sono ovviamente obbligati a rispettare le misure straordinarie che vietano celebrazioni religiose, solo due giorni fa un parroco di San Miniato è stato denunciato dai carabinieri per aver svolto una benedizione funebre. A ribellarsi nel centro di Napoli sono stati direttamente i cittadini scatenando minuti di tensione. L’imam della moschea Yacine Aduane dice invece di non sapere perché la moschea fosse aperta.

Selva Sardini, consigliere comunale della Lega, “sta creando non pochi problemi nel quartiere senza il minimo rispetto della legge che fissa paletti ben precisi per tutti i luoghi di culto”.In via Pravettoni, spiega l’esponente del Carroccio, “ho trovato decine di musulmani entrare nella moschea dopo aver lasciato le scarpe, turbanti e narghilè sul marciapiede pubblico". Questo rende l’idea di quanto la comunità musulmana si senta impunita: sanno benissimo di infrangere le leggi eppure vanno avanti per la loro strada senza paura di essere sgomberati. 


"STO ANDANDO IN ALGERIA!!FERMATO A VILLA CON L'AUTO STRACARICA

 Villa San Giovanni. Biciclette, passeggini, panettoni, un materasso, una sedia a rotelle e tanto altro ancora. Forse anche un mobile. Tutto sul tettuccio dell’auto. Destinazione? Orana in Algeria. 

Non è passata di certo inosservata l’auto che la sera del 15 dicemebre una pattuglia di ordinanza lo ha fermato in giro per Villa San Giovanni, precisamente nella Frazione di Pezzo. Si tratta di una
Golf che non poteva certo non essere notata già da lontano, visto che aveva un carico di tutto rispetto legato sul tettuccio. Un peso non indifferente che, oltre a schiacciare a terra le quattro ruote della vettura, ne rendeva sicuramente assai pericolosa la guida, creando un pericolo alla circolazione e agli altri automobilisti. «Sto andando in Marocco» avrebbe spiegato con tutta tranquillità il conducente, un algerino di nome Yacine, quando è stato fermato dalla pattuglia sotto il Faro, davanti gli sguardi attoniti dei tanti automobilisti e pescatori di passaggio in quel momento e che hanno assistito alla scena. Per l’immigrato, ovviamente, una multa salata e la diffida a proseguire oltre il suo viaggio con tutta quella roba caricata sull’auto. 


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CLAMOROSO:ROBERTA RAGUSA AVVISTATA IN LIGURIA

Due nuovi testimoni mai ascoltati prima e un presunto avvistamento di Roberta Ragusa, avvenuto la scorsa estate in Liguria, sono gli elementi sui quali è stato presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e un’istanza di revisione del processo “per dimostrare l’innocenza di Antonio Logli”. E’ stata la criminologa Anna Vagli a illustrare i passi della difesa di Logli, condannato in via definitiva a 20 anni di carcere per l’omicidio della moglie e la distruzione del cadavere. Roberta Ragusa scomparve la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 da San Giuliano Terme (Pisa). Nessun dubbio sul movente, che la sentenza ha individuato nella volontà di Logli di mettere fine al matrimonio con Ragusa e intraprendere una nuova vita con l’amante Sara Calzolaio, senza, tuttavia, cambiare nulla del suo assetto economico, come invece sarebbe avvenuto in caso di divorzio. “Per ora non possiamo dire di più – ha detto Vagli che collabora con l’avvocato Enrico Di Martino – se non che riteniamo di avere almeno due nuove piste investigative, mai vagliate prima”. Di avvistamenti, in questi anni, si è parlato a più riprese; anche di uno che indicava Roberta Ragusa a Cannes in compagnia di un uomo. Ma nessuno di questi ha mai intaccato il percorso giudiziario che ha visto la condanna del marito. Ora il giallo di San Giuliano Terme registra un nuovo avvistamento, come spiega “La Nazione”, con una traccia che stavolta entra nelle carte che il team difensivo di Antonio Logli ha depositato nel ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e finalizzate anche a giocare la carta dell’istanza di revisione del processo a un anno dalla condanna in Cassazione del loro assistito. È stato proprio Logli, dopo essere entrato in cella, a nominare un nuovo legale, gridando nelle lettere dal carcere “sono innocente” e chiedendo che fosse fatto tutto il possibile per dimostrare che lui, con la scomparsa della moglie, non c’entra nulla anche se, quasi subito, portò la sua amante in casa. Testimoni mai sentiti sono stati trovati ed ascoltati dai difensori di Logli. E due nuove piste investigative si starebbero aprendo per offrire ai giudici un diverso copione della scomparsa di Roberta Ragusa. “Riteniamo di avere almeno due nuove piste, mai vagliate prima, che dimostrerebbero una volta per tutte l’estraneità di Logli alla scomparsa della moglie e che la verità, dopo otto anni, debba cercarsi altrove – spiega la criminologa Anna Vagli alla ‘Nazione’ – Posso riferire che i nuovi testimoni sono toscani e che l’avvistamento invece è avvenuto in Liguria, l’estate scorsa, da parte di una persona che ora ci ha cercato: Roberta sarebbe stata vista da sola”. (Fonte: Adnkronos)

ASPROMONTE:INVESTE CINGHIALE, IMMIGRATO SE LO PORTA VIA E LO MACELLA. DENUNCIATO

L’investimento di un chinghiale sulle strade provinciali dell'Aspromonte non è cosa rara. Qualche giorno fa sulla strada provinciale 13 bis che collega Delianuova a Gambarie d'Aspromonte, una signora alla guida di una Jeep se ne è trovato all’improvviso di fronte uno; l'impatto è stato inevitabile e lo ha travolto. Pur se scossa dall’accaduto chiama immediatamente il pronto intervento per denunciare l’incidente e richiedere l’intervento del personale veterinario per soccorrere l’animale che giaceva ferito sul ciglio della strada. Tutto nella norma, insomma. Non fosse che nell’attesa dei soccorsi, un immigrato nigeriano che stava transitando da lì a bordo della propria auto si ferma, va dall’animale, lo prende e se lo porta via caricandolo nel bagagliaio, tra lo sguardo attonito della signora e di altri automobilisti che si erano fermati per aiutarla.
La risorsa è stata rintracciata a pochi chilometri dall'incidente, mentre lo macellava in compagni di altri 20 connazionali, in una casa diroccata. E' stato denunciato e subito dopo rilasciato.


UOMO DICE ALLA MOGLIE "SONO NEI CORPI SPECIALI": MA STAVA DALL'AMANTE IN CALABRIA


Un uomo residente in provincia di Novara ha raccontato alla moglie di essere stato reclutato in un'organizzazione paramilitare per giustificare le sue lunghe assenze, dovute alla presenza, invece, di un'amante residente in un piccolo paesino del Reggino.
Secondo quanto viene riportato da numerose testate nazionali, la moglie dell'uomo si era rivolta alla polizia perché preoccupata dal fatto che suo marito fosse scomparso da diversi giorni; agli agenti della Questura piemontese la donna ha riferito anche che, per giustificare il fantomatico arruolamento, il marito le aveva mostrato una pistola. I poliziotti della lo hanno rintracciato nell'abitazione della nuova compagna. Dopo una perquisizione sono stati rinvenuti in possesso dell'uomo un pugnale della lunghezza complessiva di 38 centimetri ed una baionetta lunga complessivamente circa 45 centimetri; la pistola, invece, era a salve. L'uomo è stato comunque denunciato per il possesso del pugnale e della baionetta.

BOSS DELLA 'NDRANGHETA METTE INCINTA QUATTRO GUARDIE CARCERARIE: ECCO SVELATA LA SUA BELLA VITA

Dopo l'arresto del noto latin lover Giorgio de Stefano rampollo di una delle famiglie più potenti della 'ndrangheta e attuale compagno della show girl Silvia Provvedi, un altro 'ndranghetista balza agli onori della cronaca per le sue particolari doti sessuali.
Condannato a 20 anni per traffico internazionale di cocaina, ha messo incinte quattro agenti carcerarie in una prigione della Svizzera dove è recluso per scontare la sua pena. Una storia che ha dell’incredibile quella di questo boss quarantenne che per opportune indagini sul caso non possiamo svelarne il nome:  «Questo è il mio carcere, la mia parola è legge» avrebbe affermato il detenuto, considerato un vero e proprio Guru all’interno della prigione.
Nel carcere  ha creato una sorta di harem, esercitando sulle guardie donna una tale influenza psicologica da indurre due di loro non soltanto a concedersi alle sue attenzioni sessuali fino al punto di rimanere gravide, ma addirittura a tatuarsi il suo nome sulla pelle per avere di lui un ricordo indelebile.

DIPENDENTE COMUNALE FA SESSO CON UN CINGHIALE ALL'INTERNO DEL PARCO COMUNALE:DENUNCIATO



Un presunto gravissimo misfatto, su cui sono in corso i dovuti accertamenti, si sarebbe verificato all’interno degli uffici ubicati nell’Autoparco comunale di Pizzoburgo. Alcuni giorni fa un operaio dipendente del Comune sarebbe stato sorpreso da alcuni colleghi, mentre cercava di consumare un innaturale quanto violento rapporto di natura sessuale con un cinghiale.

Una scena che ad immaginarsi potrebbe suscitare in molti un’iniziale ilarità e che riveste una drammaticità inaudita, sotto molteplici aspetti.
Al pari, quello della psicologicamente perversa deviazione sessuale del soggetto protagonista del presunto misfatto - in psicopatologia sessuale “zooerastia” – delle pericolose implicazioni di carattere socio-sanitario anche in considerazione del fatto che l’uomo è sposato, della violenza sugli animali sanzionata in modo severo dalla legge penale, della commissione del presunto reato all’interno d’un ufficio pubblico da parte d’un pubblico dipendente.
Il Vicesindaco Francesco Sauro Pacinozzi , il quale ha la delega di Assessore al Personale, da noi interpellato si dice «sconcertato» dalla presunta notizia di cui riferisce d’essere a conoscenza, e sulla quale riferisce d’avere avviato un’indagine interna di carattere testimoniale finalizzata alla denuncia del fatto e a tutti gli opportuni provvedimenti del caso nei confronti del dipendente che si sarebbe macchiato d’una tale nefandezza. Per quanto riguarda il cinghiale, specie molto docile in quelle zone, tanto che molti di loro sono diventati affezionatissimi animali da compagnia, è stato affidato ad una clinica veterinaria convenzionata con il comune, sta bene e nonostante il dramma che ha subito, sarà rimessa a breve in libertà.

SINDACO VIOLA IL LOCKDOWN PER ANDARE A UBRIACARSI E POI SI NASCONDE IN UNA BARA

Il protagonista di questa vicenda è Jaime Uriba Torres, primo cittadino di Tantará, località andina situata nel sudovest del Paese. Egli, agli inizi di maggio, era già balzato agli onori della cronaca locale per avere dato prova, in occasione di un evento pubblico, di disarmante sottovalutazione dell’epidemia. L’alcalde incriminato ha quindi ultimamente deciso di sfidare apertamente la serrata generale anti-contagio, in vigore in Perù dal 25 marzo, per prendersi una sbronza con dei suoi sodali. Torres è uscito la sera di lunedì insieme a dei conoscenti per farsi un bicchiere e andare a sollazzarsi in un bordello in palese violazione del coprifuoco e del distanziamento interpersonale. Una volta in preda ai fumi dell’alcol, il sindaco e i suoi compagni di bevute hanno provato a sfuggire alle ronde di polizia che stavano arrivando a sanzionarli, avvertite dell’infrazione alla quarantena perpetrata dalla comitiva di amici.I fuggiaschi ubriachi si sono infatti nascosti in delle bare realizzate appositamente per le persone uccise dal Covid e si sono poi “finti dei cadaveri”.
Anche una volta rintracciati dalle forze dell’ordine, Torres e i suoi conoscenti hanno continuato a spacciarsi per corpi senza vita, rimanendo immobili dentro ai sarcofaghi scoperchiati con gli occhi chiusi e con la mascherina sul viso fino a quando i poliziotti, dopo avere scattato delle foto a quelle finte salme, non li hanno portati via in arresto.

QUATTROCENTOMILA MIGRANTI IN FUGA DALL'ITALIA:BOLDRINI FURIOSA!

Quello che è emerso adesso, è che anche molti stranieri stanno abbandonando il nostro paese. L’emergenza dettata dall'epidemia di Covid-19 fa paura e così in migliaia(circa 400mila secondo le ong di Soros) stanno cercando di scappare in ogni modo per tornare nei paesi di origine.
Un fenomeno ben rintracciabile tra i migranti regolari, quelli cioè che in Italia hanno un contratto lavorativo e sono registrati. I consolati di molti paesi che nel nostro paese hanno diverse comunità di residenti, sono stati letteralmente presi d’assalto da quando l’epidemia da Covid-19 ha iniziato a mettere in sofferenza il nostro territorio.
Le sedi diplomatiche del Marocco, dell’Egitto, così come del Bangladesh o della Nigeria, in queste ore stanno dando indicazioni a molti loro concittadini su come abbandonare l’Italia nel modo più sicuro. E per centinaia di persone è una vera e propria corsa contro il tempo: diversi governi hanno cancellato i voli e blindato i confini, dunque partire dal nostro paese è quasi impossibile.
L’Albania ad esempio ha cancellato sia i collegamenti aerei che marittimi, predisponendo in questi giorni gli ultimi traghetti da destinare soltanto a chi vuole tornare a casa. Ed infatti a Bari, così come a Brindisi, nei giorni scorsi centinaia di albanesi hanno preso d’assalto le navi che Tirana ha autorizzato a partire. Ma già nelle prossime ore lo stop ad ogni collegamento da e per l’Italia dovrebbe essere esecutivo.
Anche la Romania ha tanti propri cittadini in Italia. Bucarest già da fine febbraio ha previsto specifici controlli nei voli in arrivo dal nostro paese, obbligando la quarantena a chiunque sia giunto dalla Lombardia e dal Veneto o sia passato da queste regioni negli ultimi 14 giorni. All’arrivo in Romania, tutti i passeggeri trovano personale medico e di assistenza.
Ci sono poi i bengalesi che in questi giorni stanno cercando gli ultimi posti disponibili negli ultimi voli per Dubai, città da cui poi si potrà partire con destinazione Dacca. La Fly Emirates sta contingentando le partenze dal nostro paese, fino alla definitiva sospensione già decisa dalla compagnia.
Fin qui però la situazione riguardante i migranti regolari. Ma sappiamo come l’Italia abbia al suo interno un milione di irregolari. 
In migliaia hanno già fatto provviste di cibo e soldi cercando rifugio da qualche parte, molti sono rietrati in Libia, dove si registrano i primi contagi, mentre altri stanno scappando attraverso le Alpi o si stanno imbarcando clandestinamente su navi dirette in Algeria o Tunisia. Si calcola che già 100mila irregolari abbiano già lasciato l'Italia con estrema delusione della Boldrini.

ODIA L'OCCIDENTE:ESPULSO POTENZIALE TERRORISTA ISLAMICO

VICENZA. Un potenziale “lupo solitario”. Oussama Alouani, marocchino di 24 anni, che abitava a Thiene, nutre un odio viscerale nei confronti delle istituzioni italiane e rappresentava una possibile minaccia per la sicurezza nazionale. È la convinzione del ministero dell’Interno che lo ha espulso dall’Italia con un provvedimento amministrativo d’urgenza sulla base delle indagini effettuate dalla Digos vicentina. L'immigrato, che aveva collezionato una lunga lista di precedenti di polizia e minacciato di far esplodere una bomba in questura durante un controllo dei poliziotti, è stato dunque imbarcato su un aereo e consegnato dagli agenti alle autorità del suo Paese di origine. Il giovane non potrà tornare in Italia per i prossimi dieci anni.

SI ADDORMENTA SUL MATERASSINO A SCILLA, LO RITROVANO A MESSINA

Ritrovato sano e salvo vicino Messina anche se scosso e impaurito. Per un giovane di 28 anni sono stati momenti di apprensione quando ieri pomeriggio, nei pressi di Marina Grande a Scilla, dopo essere entrato in acqua per un bagno con un materassino, è letteralmente scomparso. I genitori, i parenti e gli amici hanno lanciato l’allarme e si è immediatamente attivata la macchina dei soccorsi che ha iniziato la ricerca del 28enne in mare e a terra, utilizzando anche gli elicotteri. Nel tardo pomeriggio sono entrati in azione sono anche i sommozzatori che hanno setacciato le acque antistanti Scilla. Poi, attorno all’1.30 di questa notte la buona, e per certi versi anche incredibile, notizia: il giovane è stato ritrovato vivo e in buone condizioni nei pressi di Messina dopo aver attraversato lo stretto, con le forti correnti che caratterizzano quel tratto di mare, a bordo del suo materassino.


LO STRETTO DI MESSINA TRASFORMATO I DISCARICA: IL VIDEO

Dalle cucine alle bambole, dalle scarpe all'albero di Natale. Le fiumare da Sicilia e Calabria trasportano tonnellate di rifiuti in fondo al mare. Per la prima volta i geologi di Sapienza e Cnr documentano il fenomeno con una telecamera subacquea..


TRUFFA DEI DIAMANTI: CINQUE BANCHE COINVOLTE. VASCO ROSSI TRA I TRUFFATI

L’inchiesta sulla presunta truffa nella vendita di diamanti a risparmiatori e investitori si allarga  alle banche e svela anche nomi eccellenti tra i clienti colpiti, come la rockstar Vasco Rossi, la conduttrice Federica Panicucci, l'ex show girl Simona Tagli e l’imprenditrice Diana Bracco. La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di oltre 700 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta in cui risultano indagate anche Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti.
L’indagine riguarda fatti avvenuti tra il 2012 e il 2016 quando, secondo l’accusa, due società - la Intermarket Diamond Business spa (Idb) e la Diamond Private Investment spa (Dpi) - avrebbero venduto attraverso l’intermediazione degli sportelli bancari, diamanti ad un prezzo molto superiore al loro reale valore.
Il decreto di sequestro, firmato dal gip di Milano Natalia Imariso, è stato eseguito a carico di 7 persone indagate e di 7 enti, cioè le 5 banche e le due società, per le ipotesi di reato di truffa aggravata e autoriciclaggio. Quasi settanta gli indagati totali: tra questi anche il direttore generale di Banco Bpm Maurizio Faroni, a cui vengono contestate le accuse di concorso in truffa, autoriciclaggio e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza.Tra le più colpite dal sequestro le due società di vendita: sommando entrambe le contestazioni, 253 milioni sono a carico di Dpi e 328 milioni di Idb, nei cui confronti però il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento lo scorso gennaio. Il provvedimento cautelativo però si abbatte pesantemente anche sugli istituti di credito: 83,8 milioni sono a carico di Banco Bpm e di Banca Aletti, 32 milioni nei confronti di Unicredit, 11 milioni nei confronti di Intesa Sanpaolo e 35,5 milioni a carico di Mps.
Si tratta di una svolta importante in una vicenda che vede coinvolte diverse decine di migliaia di risparmiatori. Nell'inchiesta, gli investigatori hanno ricostruito le posizioni di circa un centinaio di clienti., Tra questi anche Vasco Rossi, che secondo quanto emerge dalla carte avrebbe investito 2,5 milioni di euro. Simona Tagli avrebbe fatto un investimento da circa 29mila euro e Federica Panicucci da circa 54mila euro.

AVVISTATI SQUALI NELLA COSTA REGGINA. IL VIDEO

Nuovo avvistamento di uno squalo a Reggio Calabria nel weekend e precisamente nella giornata di domenica, quando tra Scilla e Bagnara, precisamente nei pressi di Favazzina un gruppo di bagnanti a bordo di un gommone ha ammirato l’esemplare a distanza ultra ravvicinata.
La presenza degli squali nello Stretto di Messina e nelle acque calabresi non è una novità, ma arriva l’ennesima conferma rispetto alla diffusione di questi esemplari già avvistati più volte negli ultimi due mesi tra Messina, Reggio Calabria, e tutta la Costa Viola.

IL PONTE MORANDI E' STATO FATTO BRILLARE. ECCO LA VERITA'

Comincia già a girare il sospetto che il Ponte Morandi  sia crollato perché qualcosa, forse un fulmine o i servizi segreti o gli Illuminati, ha fatto esplodere le cariche esplosive piazzate in appositi alloggiamenti a causa del fatto che quando è stato costruito c'era ancora la Guerra Fredda  e molti ponti italiani erano minati per farli saltare in caso di invasione militare.
La notizia viene supportata da una serie di osservazioni da parte di varie persone riguardo il taglio netto  che si nota nelle strutture di cemento là dove è crollato il tratto che ha ucciso decine di persone: un taglio come se ci fossero state delle apposite cariche esplosive. C’è anche chi sostiene di avere notato nelle foto moncherini di acciaio fuso, proprio come se a fonderlo sia stato il calore dell'esplosione in questione. Non manca neppure chi riporta testimonianze di gente che dice di avere visto prima un lampo, come di un fulmine, e poi di avere udito delle esplosioni seguite dal crollo della campata.